Jacopo Tintoretto (Jacopo Robusti, Venezia 1519-1594)



Crocifissione (1568) Olio su tela, 341x371 cm
Discesa di Cristo al Limbo (1568) Olio su tela, 342x373 cm
Chiesa di San Cassiano, Venezia

Le tele furono realizzate nel 1568 per decorare la Scuola del Santissimo Sacramento, che aveva sede in quella chiesa, quando ne era guardiano Cristoforo de Gozi. Per la prima delle due l'artista preferisce un'insolita impaginazione compositiva che rompe la tradizionale visione frontale. Partendo da questa soluzione Tintoretto conferisce una particolare intonazione drammatica che vede lo spazio attraversato obliquamente dal contrapporsi delle figure di Cristo e della Vergine sorretta da San Giovanni, secondo una direttrice sottolineata dai due personaggi in atto di apporre l'iscrizione sopra la croce. I corpi di Cristo e del ladrone in primo piano sono resi in maniera vivida facendone risaltare i particolari anatomici. Completano la drammaticità della scena un cielo corrusco reso con i consueti bagliori di luce che orlano le nubi, e l'inconsueto particolare della selva di picche dei soldati che si intravedono dietro il profilo del colle. Nella Diseca di Cristo al Limbo la luce emanata da Cristo fa risaltare in modo diverso le figure attraverso un variato gioco di contrasti. Si va dalla figura in piena luce di Eva a quelle via via più scure che stanno dietro, di cui si vedono per lo più solo le teste, alcune di intonazione grottesca, corrose dall'oscurità. In basso a destra i tre volti fortemente caratterizzate sono forse altrettanti ritratti di eminenti confratelli della Scuola.